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Collabora con diverse realtà nazionali e internazionali come storyboard artist e colorista per webtoon. Crea contenuti social per Pentel Italia e racconta i suoi viaggi attraverso articoli e fumetti per una testata giornalistica. L'amore per il disegno e lo storytelling si è trasformato ed evoluto grazie alle esperienze vissute in giro per il mondo.
“Il mio stile si è evoluto molto nel tempo, ma l’influenza della cultura nipponica è sempre evidente. Negli ultimi anni ho cercato una linea più sintetica, che mi permetta di disegnare storie più velocemente, cosa che mi risulta difficile quando lavoro su tavole manga, perché tendo ad abbondare con i dettagli.”
“Non credo ci sia stato un momento preciso in cui ho deciso di voler fare questo mestiere. Ho sempre amato disegnare, e raccontare storie è qualcosa che mi è sempre venuto naturale. A un certo punto ho scoperto che i manga esistevano e che disegnarli poteva essere un lavoro… non avrei potuto desiderare altro.”
“Mi ritengo molto fortunata: dopo aver svolto i lavori più disparati per oltre dieci anni, oggi riesco a dedicarmi completamente alla mia arte, destreggiandomi tra webtoon, manga, creazione di contenuti e lezioni private.”
“Dopo il diploma al liceo artistico, ho frequentato l’Accademia Europea di Manga, in Toscana. Ovviamente studiare un paio d’anni non è stato sufficiente a raggiungere un livello adeguato alla pubblicazione, così ho iniziato a partecipare al Silent Manga Audition per impormi delle scadenze obbligatorie e riuscire a concludere delle storie. Questo allenamento è stato estremamente duro, ma anche molto, molto utile. Lo consiglio a qualsiasi artista esordiente: all’inizio è facile scoraggiarsi e mollare, ma avere obiettivi chiari e scadenze imposte dall’esterno ti costringe a concludere il lavoro, anche se è lontano dalla tua idea di perfezione. Negli anni ho continuato a formarmi, seguendo corsi online, e lo scorso anno ho frequentato un corso intensivo presso lo studio Doghead, incentrato sullo storyboard per l’animazione seriale.”
“Quando ero piccola, ho trovato nei manga un rifugio prezioso: erano ciò che mi permetteva di staccarmi dalla realtà e dalle situazioni complicate con cui mi confrontavo. Erano il mio porto sicuro. Non importava quanto stessi male o quanto fosse difficile ciò che mi circondava: sapevo che avrei sempre potuto trovare sollievo e conforto nelle mie storie preferite.È per questo che amo raccontare. Mi piace far sentire le persone comprese, mi piace pensare che, attraverso le storie che scrivo e disegno, i lettori possano rispecchiarsi, magari persino trovare ispirazione.”
“Inio Asano, Miho Obana e Ai Yazawa sono gli artisti che mi hanno maggiormente influenzato, perché riescono, ognuno a modo suo, a rappresentare la realtà e i sentimenti umani in modo autentico e non stereotipato. Secondo me, questa è una qualità fondamentale per riuscire davvero a emozionare il lettore.”
“Gli strumenti che utilizzo cambiano a seconda del tipo di lavoro. Per le tavole, realizzo la lineart a matita e la inchiostro principalmente con pennini e inchiostro; per i capelli e le campiture nere non posso fare a meno della mia amata Fude Pen. Quando invece lavoro su illustrazioni o sul travel journal, adoro usare i fineliner Pointliner o i pennarelli Sign Pen. Per un tratto ancora più delicato e sottile, trovo perfetti i Brush Sign Pen, con cui non solo inchiostro, ma coloro anche le campiture. Per quanto riguarda il colore, gli Aquash non mancano mai nel mio astuccio: li utilizzo principalmente insieme ai Colour Brush e agli Aquash Pastels.”
“Di solito, la mattina mi dedico ai miei progetti personali, mentre il pomeriggio lo riservo alle lezioni e al lavoro. Naturalmente tutto dipende dalle scadenze… se sono vicina a una deadline, esiste solo il progetto da consegnare: tutto il resto passa in secondo piano!”
“Un consiglio? Stabilite delle deadline e rispettatele. Non importa che il lavoro sia perfetto (non lo sarà mai), l’importante è che sia concluso. Rinchiudersi in un progetto per mesi e mesi non vi aiuterà a migliorare, ma rischierà di farvi perdere la motivazione.”
La Fude Pen di Pentel è stato uno dei primi strumenti da “mangaka” che ho imparato a utilizzare ed è stato amore a prima vista.
Non posso che dichiarare il mio amore per questi pennelli: che sollievo non dover più temere bicchieri d’acqua rovesciati in classe!
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