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Serena Gianoli

Serena Gianoli

Serena Gianoli è un’illustratrice freelance dallo stile strutturato ed espressivo. Le sue immagini combinano composizione, ritmo e colore in un equilibrio visivo capace di raccontare storie dense di significati, attraverso forme definite e palette decise.

Illustrazione & sketching

Dalla gallery di Serena Gianoli

Intervista a Serena Gianoli

Come descriveresti il tuo stile?

“Il mio stile è strutturato ed espressivo. Costruisco le mie illustrazioni con attenzione all’equilibrio tra composizione, ritmo e colore, combinando forme definite, dettagli narrativi e palette decise. Amo creare immagini leggibili e d’impatto, ma anche ricche di riferimenti e significati, che raccontano una storia. Ogni illustrazione nasce con l’intento di comunicare un messaggio chiaro, senza rinunciare alla complessità visiva e alla personalità.”

Quando hai capito di voler diventare un’artista?

“Ho capito di voler diventare un’artista quando ho scoperto che esisteva realmente la possibilità di studiare questa professione. Intorno ai 19 anni. Alla fine del liceo socio-psico-pedagogico, infatti, la mia idea era quella di intraprendere gli studi di psicologia, poi, oserei dire fortunatamente, non sono passata al test d’ingresso dell’università e durante un anno di stop e di lavoro ho scoperto che a Milano c’erano scuole dove poter studiare una professione artistica e da lì ho iniziato il mio percorso.”

Ti dedichi all’arte a tempo pieno o ti dividi tra arte e lavoro?

“Da due anni a questa parte sono completamente freelance e concentrata sul mio percorso artistico e di illustrazione. Ho intrapreso 9/10 anni in cui mi splittavo fra illustrazione e lavoro fisso come grafica, ma con il tempo avevo sempre più bisogno di lasciare spazio al lato artistico, così ho deciso di buttarmi totalmente come freelance, con i suoi pro e contro. Non nego che a volte penso ancora, soprattuto per una questione economica, di ritornare a quella doppia vita lavorativa. Si vedrà, mi piace pensare che comunque il percorso che ho scelto sia sempre in divenire e pieno di sorprese e di svolte.”

Qual è stato il tuo percorso artistico?

“Ho iniziato il mio percorso artistico studiano al triennio della Scuola del Fumetto di Milano, nello specifico fumetto umoristico. Poi ho scoperto il vasto mondo dell’illustrazione e ho approfondito gli studi grazie alla CFP Bauer e al MiMaster, implementando contemporaneamente illustrazione, grafica e un po’ di animazione.”

Perché fai arte? C’è un messaggio o un’emozione specifica che vuoi trasmettere o suscitare?

“Sembrerà una frase fatta, ma ho sempre disegnato fin da bambina. Mi piaceva la possibilità di poter raccontare storie, o trasmettere messaggi tramite l’uso di segni, colori e composizioni. Non sono mai stata una grande chiacchierona e l’illustrazione è lo strumento migliore per me per esprimermi.”

Da cosa (o da chi) trai ispirazione?

“La prima figura da cui ho tratto ispirazione è stato Cavazzano, maestro del fumetto italiano. Con gli anni le mie figure di ispirazione sono variate e si sono implementate tra di loro: fumettisti, illustratori, grafici. E’ bellissimo come si possa avere un mix di ispirazioni che derivano da campi differenti, ma complementari. Do sempre uno sguardo a ciò che mi circonda, lo assimilo e lo rielaboro in base al mio gusto e alla mia sensibilità.”

Quali strumenti e tecniche utilizzi maggiormente nelle tue opere?

“Utilizzo maggiormente l’illustrazione digitale, anche se arrivo da una differente formazione, che ho ripreso ad usare nell’ultimo anno, dipingendo su diversi supporti.”

Hai una “routine creativa”? Come superi un eventuale blocco creativo?

“Ammetto che faccio fatica ad avere una “routine creativa”, ma quando devo realizzare un artwork, di solito, inizio con una ricerca di immagini, imposto un moodboard, dal quale poi parto per creare una bozza e in seguito il definitivo. Per quanto riguarda il blocco creativo: della buona musica, che rispecchi il mood del momento e una buona tazza di tè a volte sono una manna dal cielo!... Anche se è veramente difficile debellarlo!”

Quanto è importante per te farti conoscere? Quali canali utilizzi per far girare la tua arte? Utilizzi i social per promuoverti?

“Di base nel nostro lavoro è molto importante farsi conoscere, dai contatti creati faccia a faccia, dall’uso del sito web, ai social. I canali che uso di più sono Instagram, il sito e behance, mentre per creare contatti faccia a faccia giro eventi e market.”

C’è un consiglio che daresti agli artisti emergenti?

“Sperimentate, create contatti, siate costanti e non arrendetevi!”

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